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La nuova politica che avanza

Scritto da Salvo Palazzolo il 22 aprile 2012
Pubblicato nella categoria Il blog inchiesta

Ho scritto su Repubblica del 20 aprile la storia di un giovane candidato, che è impegnato in un quartiere molto difficile di Palermo, l’Arenella.
Il candidato a colloquio con il trafficante accuse a ruota libera contro pm e pentiti
DI UNO dei pubblici ministeri che ha indagato sulla strage Borsellino diceva: «Minchia, questa è una p…». Del pentito Francesco Campanella non aveva un’ idea migliore: «Sta inguaiando.. sta combinando danni con tutti». Non è proprio una bella conversazione quella che si tenne il 5 febbraio 2007 tra Andrea Mineo, oggi candidato al consiglio comunale per Grande Sud, e il trafficante di droga Pietro Scotto, appena uscito dal carcere.

È doveroso precisare, e questo risulta dalle indagini della Dia, che Scotto era andato a trovare il padre di Andrea Mineo, Franco, attuale deputato regionale della formazione di Gianfranco Miccichè. Tanto che queste ed altre intercettazioni hanno portato Mineo senior a processo, con l’ accusa di essere stato il prestanome di un boss dell’ Arenella, Angelo Galatolo. Dall’ indagine è invece rimasto fuori il figlio di Mineo. I dialoghi che seguono sono dunque solo l’ ennesima fotografia di una certa politica palermitana.

Sullo sfondo, c’ è l’ agenzia di assicurazione dei Mineo, in via Papa Sergio, all’ Arenella. Erano le 15 di un pomeriggio invernale quando la microspia del centro operativo Dia di Palermo iniziò a trasmettere un fiume di parole. Pietro Scotto, trafficante assolto dalla strage Borsellino, disse: «Minchia un pericolo è questa… ». Mineo padre sussurrò: «Anna Maria Palma…». Ovvero, uno dei magistrati più impegnati sul fronte antimafia. Scotto raccontò: «Mi ci sono litigato». E Andrea chiuse il quadretto: «Minchia, questa è una p…».

Ancora più inquietante la conversazione che qualche minuto dopo avvenne fra Andrea Mineo e Pietro Scotto. Scrive la Dia nel rapporto che adesso il pubblico ministero Pierangelo Padova ha messo a base del suo atto d’ accusa in tribunale: «Entra nell’ ufficio la segretaria dell’ assessore e gli passa il cellulare, c’ è una persona al telefono». All’ epoca, Mineo era infatti assessore al Comune di Palermo, con delega ai mercati. Mentre Franco Mineo si intrattiene al cellulare, il figlio parla con Scotto. E la discussione cambia all’ improvviso argomento: «Ora c’ è questo Campanella», dice Andrea Mineo, che all’ epoca aveva 20 anni. Scotto raccolse subito l’ argomento: «È un cornuto questo Campanella». E fu a quel punto che Mineo junior commentò: «Sta combinando danni con tutti». E poi ancora: «Quei figli di pulla dei pentiti».

Ma perché tanto livore dei Mineo contro i magistrati di Caltanissetta e i collaboratori di giustizia? Nelle settimane precedenti, i pm avevano convocato Mineo senior per chiedergli delle sue frequentazioni con Gaetano Scotto, il fratello di Pietro, ritenuto il trait-d’ union fra Cosa nostra e alcuni ambienti deviati dei servizi segreti. Al proposito, la versione di Franco Mineo è stata sempre una: «Nel quartiere ci si conosce tutti, sin da bambini. E io poi sono l’ assicuratore di centinaia di persone all’ Arenella».

Dei profili penali riguardanti Mineo senior si occuperà naturalmente il processo in corso al tribunale di Palermo. Mineo junior è invece adesso al centro di un caso politico, per quella brutta conversazione con un trafficante di droga. È il secondo caso nel giro di pochi giorni che scaturisce dal processo Mineo: l’ altro imputato (per malversazione) è Settimo Trapani, candidato del Pd come presidente della circoscrizione. Ieri sera, i suoi sostenitori hanno sfilato per le vie dell’ Arenella con una fiaccolata. E hanno anche scritto una lettera aperta: «Quella di Settimo è una candidatura di ribellione, di rottura contro quel sistema politico che per anni ha soffocato e preso in ostaggio le nostre borgate». Che si traduce così: dopo essere stato indagato, Trapani ha fatto alcune dichiarazioni in Procura, mettendo ulteriormente nei guai Franco Mineo. Sono giorni movimentati all’ Arenella, divisa fra i sostenitori di Mineo e quelli del suo ex braccio destro. Ma al di fuori dell’ Arenella continua a esserci disagio nel centrosinistra per un candidato sotto processo. If they don’t think their district is implementing well, they’re more concerned

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