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Gli appunti dell’agente Agostino

Scritto da Salvo Palazzolo il 18 dicembre 2009 | 

Non si trova un dossier conservato dentro un armadio

Ufficialmente, era solo un poliziotto come tanti, addetto alla squadra Volanti del commissariato San Lorenzo. Ma la sua morte, avvenuta il 5 agosto 1989, è il mistero meglio conservato della storia di Palermo.
Qualche tempo prima, Agostino ha confidato a un collega di pattuglia di essere impegnato in indagini delicate, per la cattura di latitanti. Il collega lo riferisce subito a chi indaga, la sera del delitto. Ma l’indicazione non viene tenuta in conto e si preferisce seguire la pista del delitto passionale. E’ un depistaggio che è durato per molti anni.

Da I pezzi mancanti. Viaggio nei misteri della mafia:
Per anni, anche il duplice omicidio del 5 agosto 1989 è rimasto un altro dei misteri di Palermo. Sfogliare le carte di quell’inchiesta rassegna un senso di angoscia. Le ho lette assieme a papà Agostino, che continua a non darsi pace: ha detto che non si taglierà la barba fino al giorno della verità. Una mattina, all’ennesimo sit-in della famiglia per chiedere giustizia, sento chiamare: “Nino, Ida…”. Mi giro di scatto, sono i bambini di Flora, la sorella di Nino Agostino che giocano allegri. Li immagino così Nino Agostino e Ida Castellucci, sorridenti. Fra le carte dell’inchiesta trovo il diario di Nino, ragazzo di cuore e poliziotto coscienzioso.

DOCUMENTI:
Lettera dei genitori di Agostino

Archivio della memoria